Storia della storiografia italiana by Giuseppe Galasso

Storia della storiografia italiana by Giuseppe Galasso

autore:Giuseppe Galasso
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
Tags: Biblioteca Universale Laterza
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2017-05-27T22:00:00+00:00


Cattaneo e nuove influenze

Con la fine della guerra la discussione si fece subito più serrata, e comportò la considerazione di altri elementi e problemi. Venne, ad esempio, ripresa in più approfondita considerazione la possibilità di una soluzione federalista anziché unitaria e accentrata dell’unificazione italiana. Si ebbe, così, subito una rinnovata attenzione per il pensiero di Carlo Cattaneo, e non solo per il suo pensiero federalistico e per la sua critica al centralismo del nuovo Stato nazionale, bensì anche per le sue pagine storiche, in particolare sulla molteplicità di «principii» (ossia di forze storiche) propria della storia d’Italia, sulla città come «principio» ideale eminente di questa storia e sull’impatto storico dei fattori economici e naturali.

Neppure allora il pensiero storico di Cattaneo mise, invero, radici nella storiografia nazionale più di quanto fosse accaduto prima. Continuò, ad esempio, a sfuggire quel «carattere razionale» che egli individuava nella storia italiana, affermandone non solo la possibilità di «considerazione unitaria»9, bensì anche la non anomalia rispetto alla storia nazionale degli altri popoli europei. Rimase, però, di lui una nuova traccia nella cultura del paese, e non mancò, come abbiamo già detto, di dare un certo frutto. A sua volta, la discussione sul Risorgimento e l’unità nazionale fuoruscì, per così dire, allora dal quadro tradizionale in quanto venne condizionata non solo dagli effetti politici del crollo del fascismo e del suo regime, bensì anche dal più generale mutamento culturale che allora si ebbe in tutta Europa. Nel campo della storiografia ciò comportò una pratica eclisse dell’influenza germanica, nettamente prevalente dalla metà del secolo XIX, per cui, pur con «differenze d’impostazione, e d’orientamento ideologico, la storiografia tedesca e quella italiana [apparivano] accomunate, ancora alla fine della guerra, da un’aria di famiglia»10. Si ebbe, invece, un più diffuso e profondo richiamo alla storiografia anglosassone e, a lungo ancora di più, alla storiografia francese, come era nella tradizione italiana. In Italia non si trattò, però, soltanto di questo. Pur prescindendo dalle sue accennate coloriture politiche, si ebbero, inoltre, nella storiografia italiana, rispetto al quadro europeo, alcune particolarità, che diedero ad essa una più complessa fisionomia ed evoluzione.



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